IRONMAN - LA SFIDA CONTRO SE STESSI
Pubblicato:
01/02/2025 15:54:11
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Gare
L’endurance è una cosa difficile da spiegare a parole, posso però affermare che l’IRONMAN è un viaggio fatto di preparazione, allenamento e una profonda ricerca di sé stessi.
Dicono che meno del 1% della popolazione mondiale abbia terminato una di queste gare.
3,8 km di nuoto, 180 km di bici e 42 km di corsa è una cosa per pochi? Secondo me no!
Correre lungo il tappeto rosso della finish line potrebbe sembrare una cosa impossibile per la maggior parte delle persone; tuttavia, la verità è che chiunque potrebbe farcela.
Tu quanto sei disposto a mettere sul piatto della bilancia per riuscirci?
Al mondo ci sono persone devote alla fatica che praticano attività ancora più estreme, come d’altronde ci sono campioni che fanno segnare tempi cronometrici incredibili, ma la maggior parte del movimento IM mondiale è costituito da lavoratori e lavoratrici, persone normali che hanno il desiderio di intraprendere questo particolare percorso di crescita personale, persone che vogliono vivere quel giorno al massimo e ci provano gettando il cuore oltre l’ostacolo.
La vera sfida è incastrare tutti gli impegni, non trascurare nulla e nessuno, essere costante negli allenamenti, tenersi alla larga dagli infortuni e risparmiare i soldi necessari per il costoso pacco gara, anche se alla fine è sufficiente rinunciare a 2 caffè al giorno per un anno!
Io personalmente sono molto appassionato di allenamento, mi piace costruire il mio piano, fa parte di me, è una cosa a cui non rinuncerei mai perché mi da grande soddisfazione personale. Amo passare ore e ore immerso nei miei file di programmazione, fare chilometri, stare immerso nella natura e sentire che la forma fisica cresce di giorno in giorno.
Portare a termine un evento è come guardarsi allo specchio, è il giorno in cui dai il massimo e sposti i limiti più in là, i sensi sono amplificati al massimo e sei pervaso da forti emozioni che ti faranno sentire più vivo che mai.
Non vedi l’ora di vivere i giorni di preparazione prima dello start, nuotare in mezzo a centinaia di atleti da tutto il mondo e a fatica vedere la boa, pedalare e resistere al vento, alle salite e al sopraggiungere della fatica, correre la maratona e visualizzare l’arrivo, percepire il silenzio più assoluto e di colpo sentire il tifo assordante che tra un ristoro e l’altro ti fa volare.
Poi all’improvviso il rettilineo finale, dai la mano a tutti, le forze ritornano e senti lo speaker urlare: “YOU ARE AN IRONMAN!” Lo hai fatto d’avvero.
Hai la pelle d’oca e non sai se ridere o piangere, esausto cerchi lo sguardo della tua famiglia, dei tuoi figli, dei tuoi amici. L’emozione ti travolge sia che tu abbia vinto, fatto il tuo personal best o semplicemente che tu sia arrivato alla fine, finalmente il cerchio si chiude.
Ognuno ha il suo perché, ognuno ha il proprio obiettivo, ma la cosa che ci accomuna tutti è la soddisfazione di avercela fatta!
“Dicono che il primo IRONMAN è per caso, il secondo è per scelta e il terzo è per sempre!” Cit. Aldo Rock
Gabriele